Simone Moschini
 

"Tongasoa"

immagini oniriche
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 Simone Moschini
"Tongasoa", immagini oniriche, ecco cosa sono queste foto,sono sempre stato interessato,anzi appassionato per i sogni,i quali attraversano tutta la nostra vita; si muovono parallelamente agli eventi diurni.
La vita si specchia nel sogno dandogli forza,modellandola,lasciando la libera interpretazione delle cose,creando mondi surreali,ma che parlano di noi.
sono deposito di desideri rimossi dalla nostra mente e il sogno è la rappresentazione distorta di quei desideri.
Le immagini oniriche vivono tutte sullo stesso piano, sono bidimensionali,si affacciano a quella dimensione dove tutto è possibile e senza tempo.
Ecco perchè le mie foto non hanno un nome e nemmeno un significato ben chiaro,perchè come i sogni lasciano all'osservatore la facoltà di interpretare.
Sognare ci permette di evadere, crearsi un mondo lontano dal reale,sentirsi padroni di credere alla realtà che creiamo nelle nostre fantasie.
"Tongasoa" nasce di notte, quando il cervello riordina le informazioni raccolte durante il giorno, immagazzinando ciò che serve per i giorni a venire e buttando via quello che non serve,ed essendo legato molto alle mie cose,non getto nulla e assemblo ogni piccolo dettaglio che mi viene in mente,dando forma agli scarti e proprio dagli scarti della giornata arrivano le mie rappresentazioni grafiche.
Tutto nasce dalle mie Nikon D70 e D200,entrambe reflex digitali, alle quali sono passato dopo anni di pellicola con una reflex Minolta;
Le immagini nascono, oltre che da elaborazioni grafiche, da frammenti di foto scattate durante i miei viaggi o semplicemente il sabato mattina tra le vie del mio paese, certo, con l'ausilio di scatti mirati a modelle e modelli,per essere inseriti nel contesto dell'immagine creata,dato che in "Tongasoa" il corpo umano è tema generale.
CHI SONO
Mi chiamo Simone Moschini abito a Colle di Val d'Elsa (SI) ho 33 anni,sono un fotografo amatoriale,la fotografia è arrivata circa 10 anni fà, dopo un interesse spassionato per il disegno con carboncino, ma si sà, per disegnare non basta la passione,e viste le mie scarse doti con la matita l'ho sostituita con la macchina fotografica, e da quel momento, dal mio primo scatto,la fotografia mi ha catturato sempre di più,spingendomi a fare letture tecniche e artistiche, ed esplorando sempre nuovi percorsi,ma limitati dalla stampa fatta da terzi. Finalmente il digitale, questo è stata la mia svolta fotografica, quello che mi ha fatto trovare uno stile che mi rispecchia.