SCAMPIA, Napoli

 

Foto di Natalino Russo

 

Scampia non è soltanto un quartiere periferico. Negli anni settanta a est di Napoli è stata progettata un’edilizia popolare per dare alloggio temporaneo a centinaia di famiglie. In realtà è stata una vera e propria deportazione, e da temporanei quegli alloggi si sono trasformati in definitivi. Pannelli di cemento precompresso stanno impilati a formare una scatola sull’altra, come un castello di carte. Sono le Vele di Secondigliano. Chissà cosa passò per la testa all’architetto che le progettò. Oggi sono vele al vento, come chi ci abita. I pannelli sono ormai scollati, spaccati; fanno di questi edifici vere e proprie montagne carsiche: l’acqua vi si infiltra, attraversa tutti i piani, gocciola dai soffitti in inquietanti stillicidi, attraversa la massa sgretolata di ferro e calcestruzzo, scende per le tenebrose rampe di scale, fino ai sottoscala, ai tetri corridoi invasi di rifiuti, ai garage. I piani più bassi, perennemente in ombra, sono un Blade Runner tutto reale.

 

 

Natalino Russo (Caserta, 1972) vive e lavora a Roma. Giornalista e fotografo, si occupa soprattutto di viaggio, montagna, speleologia. Collabora con riviste e case editrici, parchi e aree protette.

 

Principali pubblicazioni

 

Fratture (raccolta di racconti). Imago editore, 2004.

Grotte e speleologia della Campania (coord.). Sellino editore, FSC. Avellino, 2005.

La via di Santiago (romanzo). CDA & Vivalda editori. Torino, 2006.

Guida alla Val d’Agri. Carsa edizioni. Pescara, 2008.

 

Sito web: www.natalinorusso.it